La consulenza informatica è una delle attività fondamentali in ambito IT. La trasformazione digitale l’ha resa di fatto pressoché indispensabile per implementare le soluzioni informatiche nei processi aziendali, ai fini di garantire alle organizzazioni una maggior efficienza e competitività sul mercato.

Le tecnologie evolvono con grande rapidità, diventando sempre più efficienti, si pensi ad esempio ai servizi in cloud, così come sono in continua crescita le minacce di sicurezza informatica che ogni giorno rischiano di mettere a repentaglio i sistemi e i dati aziendali.

La quantità di attività di natura informatica è ormai tale che appare improbabile risolverle con il team IT interno, solitamente dotato di competenze sui sistemi e di natura generalista su vari altri aspetti. Occorre pertanto affidarsi a competenze specialistiche, per saper affrontare con successo i molteplici aspetti del’information technology necessari alle aziende per svolgere in maniera sicura e performante le proprie attività di business. Questo poliedrico ambito di attività è appunto definito dalla consulenza informatica.

La consulenza informatica: in cosa consiste

Secondo Wikipedia la consulenza informatica (da IT Consulting o Business and Technology Consulting): “è una forma, ramo o settore della consulenza che consiste nella prestazione professionale, di una o più persone esperte nel settore dell’informatica aziendale, che fornisca consigli a un’impresa su come utilizzare al meglio le tecnologie dell’informazione (ICT) al fine di raggiungere determinati scopi o obiettivi aziendali”.

In merito al ruolo del consulente informatico, la medesima fonte sottolinea come: “Oltre alla mera consulenza il professionista, il più delle volte, progetta, implementa e amministra il sistema informatico (sistemista) oppure si adopera nello sviluppo software (analista funzionale, analista programmatore, programmatore e tester). Un altro argomento di lavoro riguarda gli aspetti hardware, di rete o di apparati e sistemi di telecomunicazione. Come per qualsiasi consulenza, un addetto tipicamente può specializzarsi solo per una delle branche dell’informatica aziendale”.

Per quanto riguarda le categorie di attività, la consulenza informatica si distingue in scenari tra loro piuttosto differenti.

Un primo ambito è caratterizzato dai servizi professionali. Si tratta del settore più diffuso della consulenza IT e consiste in una serie di aziende che sviluppano prevalentemente in house una serie di servizi e soluzioni informatiche per i loro clienti, lavorando a progetto.

Il secondo ambito è quello della consulenza temporanea e si basa su società che mettono temporaneamente a disposizione i loro consulenti al servizio dei loro clienti, con un’attività che viene svolta in prevalenza presso la sede di questi ultimi. Si tratta pertanto di un’attività su base locale, il cui modello organizzativo è stato in parte superato dalla diffusione del lavoro ibrido. Il modello di business può essere a progetto o basato sui giorni lavoro dei dipendenti “prestati” al cliente.

Nell’ambito di attività specifiche esiste inoltre la figura del consulente freelance, incaricato generalmente a progetto o sulla base di un compenso orario per svolgere determinate mansioni, in cui vanta una competenza di natura specialistica e un comprovato know-how su commesse concrete.

Consulenza informatica: competenze e soft skills

L’attore protagonista del teatro di soluzioni che abbiamo precedentemente prospettato è il consulente informatico. La sua formazione prevede solitamente una laurea nelle discipline informatiche o in ingegneria informatica, eventualmente completata da master universitari e certificazioni ufficiali rilasciate dai vendor delle tecnologie che il consulente implementa in maniera specifica.

Data la natura eclettica e mutevole degli scenari con cui è chiamato a confrontarsi, il consulente informatiche, oltre alle competenze tecniche e specialistiche, dovrebbe disporre di una serie di soft skills, in particolare:

  • Doti di comunicazione con stakeholder non tecnici: le figure senior nell’ambito della consulenza dovrebbero disporre almeno di basilari conoscenze dal punto di vista della gestione dei processi di business, per relazionarsi in maniera efficace con le figure non tecniche che intervengono nei processi decisionali. Migliore è la qualità di questo dialogo, tanto più semplice è la definizione dei budget e dei programmi per lo sviluppo delle attività di consulenza necessarie per ogni specifica realtà aziendale.
  • Capacità di ascolto: ancor prima di entrare nel merito delle problematiche tecniche di natura informatica, il consulente deve essere in grado di recepire le effettive esigenze delle linee di business entro cui si ritrova ad intervenire. Si rivela pertanto indispensabile una capacità di ascolto che, soprattutto quando si dispone di un comprovato know-how, consente in breve tempo di formulare una serie di ipotesi da sottoporre ad un’analisi di fattibilità tecnico-economica.
  • Teamworking: le metodologie di sviluppo DevOps hanno introdotto nuove forme di organizzazione che prevedono la necessità di coordinare professionisti dotati di ruoli e competenze differenti. Si rivela pertanto fondamentale una certa attitudine al lavoro di gruppo e, in particolare, i team leader dovrebbero offrire ai singoli consulenti una visione d’insieme del progetto o almeno del comparto di attività che stanno seguendo.
  • Problem solving: nell’ambito della consulenza informatica, raramente si incorre sempre nella stessa situazione. Lo scenario più ricorrente prevede problemi sempre differenti e esigenze aziendali da affrontare con un approccio di tipo sartoriale. L’attitudine al problem solving è una qualità che si sviluppa soprattutto grazie all’esperienza sul campo, sulla base di una flessibilità intrinseca nel modo di approcciare l’attività di consulenza, che comporta il doversi adattare e saper reagire anche nel caso di frequenti ed improvvise variazioni di scenario.

I servizi che è possibile richiedere

La consulenza informatica accompagna le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale ed è il risultato di molte differenti attività, che possono essere svolte anche parzialmente per migliorare l’efficienza dei processi aziendali, ai fini di rendere le organizzazioni più profittevoli e competitive sul mercato.

Reti e sistemi hardware

I sistemi hardware e le infrastrutture di rete sono la base fondamentale per una corretta performance delle operazioni, sia all’interno che all’esterno del perimetro aziendale, concetto peraltro sempre più obsoleto nell’IT di un’azienda moderna, il cui core IT è sempre più orientato verso soluzioni ibride.

La consulenza informatica ha pertanto lo scopo di individuare i sistemi hardware e le infrastrutture di rete più idonee, prevedendo un percorso di valutazione, realizzazione, configurazione, gestione e manutenzione per offrire alle aziende una performance e un livello di affidabilità e sicurezza adeguato rispetto ai carichi di lavoro previsti. In questo ambito rientro anche le architetture edge, fondamentali per implementare i sempre più diffusi sistemi IoT.

Sicurezza informatica

La cybersecurity è un argomento sempre più centrale quando si tratta di definire le priorità dell’IT aziendale. La crescente minaccia ransomware e l’ampio parco di insidie tese sul fronte cybercriminale, rendono indispensabile adeguante misure di protezione dei sistemi e dei dati aziendali, oltre alle attività di incident response da attivare nel caso in cui un attacco vada malauguratamente a segno.

Nell’era del digitale i dati rappresentano la principale fonte di ricchezza per un’azienda, pertanto non è possibile lesinare circa la loro sicurezza, se non si intende incorrere in bruttissime sorprese, i cui danni economici e reputazionali possono mettere seriamente a rischio la sopravvivenza del business stesso.

La consulenza informatica deve offrire risposte concrete per tutelare la privacy dei dati dei clienti e l’integrità dell’infrastruttura IT, con interventi bilanciati rispetto ai carichi di lavoro e al livello di responsabilità delle aziende.

Sviluppo software e database

Le aziende hanno sempre più bisogno di software e applicazioni per digitalizzare i propri processi. I consulenti sviluppatori devono saper recepire le esigenze di ciascuna azienda ed individuare la soluzione più idonea per consentire ai propri clienti di sfruttare l’intero potenziale di cui dispongono.

La consulenza informatica deve garantire alle aziende le soluzioni software più adatte alle esigenze dell’azienda in termini di prestazioni e affidabilità, nei limiti del budget effettivamente disponibile, senza trascurare i costi legati al mantenimento e all’aggiornamento nel breve, medio e lungo periodo.

Oltre alle applicazioni, la consulenza informatica è essenziale anche per quanto concerne i sistemi di dati utilizzati dalle stesse. Tale compito è in genere assolto dagli esperti di database, in particolare dai database administrator.

Gli aspetti legati al software e ai sistemi di gestione dei dati coinvolgono sempre più spesso soluzioni in cloud pubblico, privato e ibrido, con una crescente tendenza ad utilizzare configurazioni multicloud, il che si traduce in grandi numeriche di carichi di lavoro distribuiti su sistemi eterogenei, che vanno monitorati ed orchestrati con apposite tecnologie. La consulenza informatica deve rendere semplice per le aziende la naturale complessità dell’universo multicloud.

Iperconvergenza

Sfruttando le tecnologie di virtualizzazione, i sistemi iperconvergenti consentono di gestire, configurare e rendere disponibili i vari componenti dell’infrastruttura IT attraverso interfacce unificate, in grado di rendere del tutto trasparente la complessità e la varietà dei singoli elementi coinvolti.

La consulenza infomatica deve individuare la soluzione di iperconvergenza capace di consentire alle aziende di ottimizzare le potenzialità e i costi di gestione dell’infrastruttura IT, rivelandosi un driver fondamentale sia a livello tecnologico che dal punto di vista economico.

Quanto costa una consulenza informatica?

Si tratta della classica domanda a cui è impossibile dare una risposta, in quanto il costo di una consulenza informatica è il risultato di una fase di assessment in cui vanno valutati tutti gli aspetti su cui intervenire per migliorare l’efficienza dei processi interessati.

Quando si cerca un consulente è meglio diffidare a priori dei prezzi “troppo bassi” ed è importante affidarsi a chi disponde di un comprovato know-how nello specifico ambito di attività in cui si ha esigenza di intervenire.

E’ inoltre necessario considerare che ogni consulente, di fronte allo stesso problema, sulla base della sua esperienza e delle competenze che dispone in merito alle varie tecnologie utilizzabili, tenderà a proporre soluzioni differenti. Se non si ha esperienza in fatto di consulenze, un buon approccio può essere pertanto costituito dalla gradualità.

Una buona base di partenza coincide solitamente con l’intervento sui processi più rilevanti per il business, in cui è possibile avere un ROI apprezzabile, anche come fattore incoraggiante per estendere le attività di modernizzazione coinvolgendo un numero sempre maggiore di processi e linee di business.

Questo approccio consente oltretutto di saggiare, risultati alla mano, l’operato dei consulenti a cui si è affidato l’incarico, valutando o meno se procedere con crescente fiducia o valutare alternative.