Con la crescente sofisticatezza degli attacchi informatici, il concetto di cyber security, sebbene rimanga fondamentale, non è più ritenuto sufficiente per garantire una protezione efficace. È in questo contesto che emerge il concetto di cyber resilience, un approccio più olistico e strategico alla sicurezza e alla resilienza delle informazioni.

La cyber resilience va oltre la tradizionale cyber security, integrandola con la capacità di un’organizzazione di prepararsi, rispondere, recuperare e adattarsi continuamente a potenziali minacce informatiche. Mentre la cyber security si concentra sulla prevenzione degli attacchi, la cyber resilience si occupa di garantire la continuità delle operazioni aziendali anche quando gli attacchi si verificano. Questo significa avere piani e procedure in atto non solo per proteggersi dagli attacchi, ma anche per garantire che l’azienda possa riprendersi rapidamente e con il minimo danno possibile.

Cos’è la Cyber Resilience

La cyber resilience rappresenta un paradigma avanzato nella protezione delle informazioni e delle infrastrutture digitali. Questo concetto si distingue per la sua visione olistica e integrata, mirando non solo a difendere asset, risorse, dati e patrimonio informativo contro gli attacchi informatici ma anche a garantire che le organizzazioni possano continuare a operare efficacemente in presenza di minacce e vulnerabilità. In sostanza, la cyber resilience si basa sulla convinzione che, nonostante gli sforzi migliori, gli attacchi informatici prima o poi colpiscono qualsiasi attività ed organizzazione. Pertanto, è essenziale essere preparati non solo a prevenirli, ma anche a gestirli e superarli con successo.

Elementi chiave della Cyber Resilience

La cyber resilience si articola in diversi elementi chiave, che insieme formano un approccio comprensivo alla gestione delle minacce informatiche:

1. Preparazione: questa fase riguarda l’adozione di un mindset proattivo verso la sicurezza informatica, comprendendo la valutazione dei rischi, la formazione del personale, e lo sviluppo di piani e policy di sicurezza che anticipano potenziali attacchi.

2. Protezione: la protezione include l’implementazione di misure tecniche, come firewall, antivirus, e crittografia, oltre a controlli amministrativi e fisici, per difendere le risorse critiche dall’essere compromesse.

3. Rilevamento: è vitale avere sistemi e processi in atto che possano identificare rapidamente un incidente di sicurezza, permettendo un intervento tempestivo. Questo comprende il monitoraggio continuo delle reti e dei sistemi, oltre alla segnalazione e all’analisi degli incidenti.

4. Risposta: avere un piano di risposta agli incidenti ben definito è fondamentale per mitigare l’impatto di un attacco. Questo piano dovrebbe includere procedure per contenere e eliminare la minaccia, comunicare con le parti interessate e ripristinare i servizi colpiti.

5. Recupero: dopo un attacco, è essenziale ripristinare rapidamente le operazioni normali. Ciò implica il recupero dei dati persi o danneggiati, la riparazione dei sistemi compromessi e l’implementazione di misure per prevenire incidenti futuri.

6. Adattamento: l’ultimo passo, ma non meno importante, è l’adattamento. Questo implica l’analisi dell’incidente, l’identificazione delle cause alla radice e l’apprendimento dai fallimenti per migliorare le strategie di sicurezza e di resilienza.

Perché la Cyber Security non è più sufficiente

Negli ultimi anni, il panorama delle minacce informatiche è diventato incredibilmente complesso e in rapida evoluzione. Questa trasformazione ha reso il tradizionale approccio alla cyber security, incentrato principalmente sulla prevenzione, non più sufficiente per garantire la sicurezza delle informazioni e la continuità delle operazioni aziendali. Vi sono diverse ragioni che sottolineano questa insufficienza ed evidenziano la necessità di passare a un approccio più olistico e resiliente.

Evoluzione delle minacce

Le minacce informatiche sono diventate sempre più sofisticate e avanzate. Gli attaccanti utilizzano tecniche sempre più ingegnose, inclusi malware autopropaganti, attacchi zero-day, phishing avanzato, e tattiche di ingegneria sociale, rendendo sempre più difficile per le tradizionali difese di sicurezza prevenirli efficacemente. Inoltre, la natura e il comportamento degli attacchi sono in continua evoluzione, il che richiede un aggiornamento costante delle misure di sicurezza, spesso in una corsa senza fine per tenere il passo.

Aumento della superficie di attacco

L’espansione del cloud computing, l’adozione di tecnologie IoT (Internet of Things) e il crescente numero di dispositivi mobili e di endpoint hanno notevolmente ampliato la superficie di attacco delle organizzazioni. Ogni dispositivo connesso rappresenta un potenziale ingresso per gli attaccanti, e la crescente complessità delle reti aziendali rende ancora più arduo monitorare e proteggere ogni possibile punto di vulnerabilità.

Cambiamenti nel modo di lavorare

La digitalizzazione delle operazioni aziendali e l’adozione del lavoro da remoto, soprattutto accelerata dalla pandemia di COVID-19, hanno modificato il perimetro della sicurezza informatica. Le tradizionali difese perimetrali, come firewall e sistemi di prevenzione delle intrusioni, sono meno efficaci quando gli utenti accedono alle risorse aziendali da posizioni esterne alla rete aziendale, spesso attraverso connessioni meno sicure.

Convergenza tra sicurezza fisica e informatica

Con l’aumento dei sistemi connessi, la sicurezza fisica e quella informatica non possono più essere considerate separate. Un attacco informatico può ora avere conseguenze fisiche dirette, come nel caso degli attacchi a infrastrutture critiche (ad esempio, reti elettriche, acquedotti, sistemi di trasporto). Questo rende la prevenzione degli attacchi non solo una questione di protezione dei dati, ma anche di sicurezza e benessere fisico delle persone.

Requisiti normativi per la cyber resilience e aspettative degli stakeholder

Infine, l’ambiente normativo e le aspettative degli stakeholder sono cambiati. I regolamenti sulla privacy e sulla protezione dei dati, come il GDPR nell’Unione Europea ed il più recente EU Cyber Resilience Act, impongono requisiti rigorosi sulle organizzazioni in termini di gestione della sicurezza delle informazioni. Inoltre, clienti, partner e investitori si aspettano che le organizzazioni non solo proteggano i dati sensibili, ma siano anche in grado di recuperare rapidamente da eventuali incidenti, dimostrando un impegno verso la resilienza.

Il ruolo della leadership e della cultura organizzativa

La cyber resilience richiede un impegno che va oltre il reparto IT, coinvolgendo l’intera organizzazione, dalla leadership agli impiegati. La cultura organizzativa gioca un ruolo cruciale nell’incoraggiare la consapevolezza e la responsabilità di tutti nei confronti della sicurezza informatica. La formazione continua, le esercitazioni di risposta agli incidenti e la promozione di un ambiente in cui le questioni di sicurezza possano essere discusse apertamente, sono tutti elementi che contribuiscono a costruire una forte cyber resilience.

Per le aziende, adottare un approccio orientato alla cyber resilience non è solo una questione di protezione dei dati; è anche una questione di fiducia e responsabilità verso i clienti, i partner e gli stakeholder. Un’azienda resiliente dimostra di essere preparata a gestire le minacce in modo efficace, riducendo al minimo l’impatto sulle operazioni commerciali e sulla reputazione.

Inoltre, molte normative globali stanno iniziando a richiedere che le aziende adottino misure di resilienza informatica. Non conformarsi a queste normative può comportare sanzioni significative oltre al danno reputazionale.

La cyber resilience è un approccio strategico complesso che abbraccia la preparazione, la protezione, il rilevamento, la risposta, il recupero e l’adattamento alle minacce informatiche. Attraverso l’implementazione di queste pratiche, le organizzazioni possono non solo minimizzare l’impatto degli attacchi informatici ma anche migliorare la loro capacità di riprendersi e adattarsi in un ambiente digitale in continua evoluzione. La resilienza informatica, quindi, non riguarda solo la tecnologia, ma anche le persone, i processi e la cultura organizzativa, rendendola una componente indispensabile della strategia complessiva di un’organizzazione.

Integrando la cyber security con la capacità di rispondere e riprendersi dagli attacchi, le organizzazioni possono navigare nel panorama delle minacce digitali con maggiore fiducia e preparazione, proteggendo al meglio i propri asset digitali e la propria reputazione nel lungo termine.