La richiesta crescente di servizi cloud ha reso sempre più popolare il modello Infrastructure as a Service. Ecco cos’è, quali sono le sue caratteristiche e per chi è particolarmente adatto


Infrastructure as a Service (IaaS) è parte integrante del cloud computing, che consente di accedere in rete in modo ubiquo, conveniente e on-demand a una serie di risorse informatiche configurabili, quali reti, server, storage. Sono risorse sempre più ricercate dalle aziende, come conferma anche IDC secondo cui la spesa per il cloud raggiungerà 1300 miliardi di dollari entro il 2025.

Lo stesso interesse di mercato su IaaS è in notevole crescita. Dopo aver registrato 51,3 miliardi di dollari nel 2020, si stima genererà un valore di 481,8 miliardi di dollari entro il 2030 (fonte: Allied Market Research).  A questa crescita concorre l’incremento della domanda di servizi cloud, ma anche di infrastrutture IT sempre più vantaggiose a livello di costi, l’incremento dell’adozione del cloud in diversi settori industriali e la richiesta crescente di una rapida accessibilità ai dati. Proprio questi ultimi e la necessità di gestione nonché dello storage, sono destinati a essere opportunità di crescita della domanda di modelli “as a Service” come software e piattaforme di elaborazione.

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Cos’è il modello Infrastructure as a Service (IaaS)

IaaS è uno dei tre modelli di servizi che costituiscono il cloud computing, insieme a SaaS (Software as a Service) e PaaS (Platform as a Service), e che fornisce risorse informatiche virtualizzate su Internet, come capacità di elaborazione, storage, reti e altre risorse informatiche fondamentali fornite all’utente finale.

Con le soluzioni Infrastructure as a service, i service provider ospitano l’infrastruttura IT fisica, compresi hardware, software e storage che di solito si trovano in un data center fisico. L’infrastruttura viene archiviata in più data center di proprietà e gestiti dal fornitore di servizi. Il fornitore IaaS si occupa della manutenzione e fornisce anche servizi di accompagnamento come il monitoraggio, la sicurezza, il backup e il ripristino dei dati.

Le risorse di rete, storage e calcolo basate sul cloud e fornite tramite Infrastructure as a Service possono soddisfare praticamente tutti i casi d’uso dell’infrastruttura tradizionale on-premises.

Le soluzioni Infrastructure as a Service forniscono componenti di rete tradizionali come router e switch attraverso un ambiente virtuale. Gli utenti possono creare e gestire più reti virtuali attraverso interfacce software, dette API che permettono alle applicazioni di comunicare con altre.

IaaS, inoltre, combina l’archiviazione dei dati da più dischi e macchine per apparire come un’unica entità di archiviazione virtuale. Con l’accesso a una capacità di storage quasi illimitata, le risorse possono essere aggiunte, rimosse o riproposte in risposta alle mutevoli esigenze aziendali, permettendo alle aziende di poter godere di una sufficiente scalabilità in termini di servizi e infrastrutture.

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Un’altra caratteristica cardine dell’architettura IaaS è costituita dalle risorse di calcolo virtualizzate, denominate virtual machine (VM). Gli utenti finali possono configurare le macchine virtuali in modo da allocare la potenza di elaborazione e la memoria secondo le necessità.

IaaS, PaaS e SaaS: le differenze

Come detto, IaaS è solo uno dei tre modelli di cloud computing insieme con PaaS e SaaS.

Il PaaS si basa sul modello IaaS perché, oltre ai componenti dell’infrastruttura sottostante, i provider ospitano, gestiscono e offrono sistemi operativi per gli utenti del cloud. Se da un lato il PaaS semplifica la distribuzione dei carichi di lavoro, dall’altro limita la flessibilità dell’azienda nel creare l’ambiente che desidera.

Con SaaS, i provider ospitano, gestiscono e offrono agli utenti l’intera infrastruttura e le applicazioni. Gli utenti SaaS devono solo accedere e utilizzare l’applicazione del provider, che viene eseguita sull’infrastruttura del provider. Hanno la possibilità di configurare il funzionamento dell’applicazione e a utilizzarla, ma il provider SaaS è responsabile di tutto il resto.

Iaas-Paas-Saas: le differenze sostanziali tra Infrastructure as a Service, Platform as a Service e Software as a Service (quali ambiti tecnologici riguardano ciascuno dei tre modelli di erogazione dell'IT a servizio)
Iaas-Paas-Saas: le differenze sostanziali tra Infrastructure as a Service, Platform as a Service e Software as a Service (quali ambiti tecnologici riguardano ciascuno dei tre modelli di erogazione dell’IT a servizio)

Quali sono i vantaggi dell’Infrastructure as a Service

Sono diversi i vantaggi nell’adottare Infrastructure as a Service. Un primo, importante pregio è rappresentato dai risparmi in termini di costi. Al pari di PaaS e SaaS, le soluzioni di cloud pubblico offrono significativi risparmi per le aziende, anche se non tutte e tre sono adatti a tutti. Poiché le risorse dei server cloud nel data center sono condivise da tutti gli utenti, il prezzo è molto più basso per ogni singola azienda che utilizza tali risorse. Anche i risparmi di tempo vanno considerati. Non è necessario scaricare e installare i prodotti software sui singoli dispositivi. Di conseguenza, il personale tecnico non deve essere impegnato su compiti relativi all’installazione o all’aggiornamento del software, per esempio.

Altro vantaggio che accomuna i tre modelli as a Service è l’affidabilità. Poiché le richieste di rete sono distribuite su numerosi server e, in alcuni casi, su diverse sedi fisiche, i fornitori di servizi possono garantire tempi di attività maggiori e ridondanze nelle prestazioni assicurando minori possibilità di interruzioni del servizio per l’azienda, ma anche per i clienti finali.

Le risorse di calcolo, storage e rete sono distribuite su richiesta: questo è un pregio in ottica di scalabilità. Gli utenti pagano solo per le risorse di cui hanno bisogno in quel tal momento, potendo aumentarle o diminuirle in modo rapido e mirato. L’accessibilità può essere aumentata e ridotta, le applicazioni e i software possono essere aggiunti e rimossi e la capacità dell’infrastruttura può crescere secondo le necessità. Questo è particolarmente prezioso per le aziende che devono affrontare fluttuazioni stagionali della domanda.

La manutenzione dell’infrastruttura IT in sede richiede competenze interne e costi di assistenza continui: le risorse virtuali possono, invece, essere fornite ovunque e in tempi rapidi, garantendo così doti di flessibilità significative.

Le risorse basate sul cloud sono protette dalle interruzioni di servizio e dai guasti che possono colpire l’hardware fisico presente in sede: un vantaggio in termini di stabilità e sicurezza, dato che dei termini di servizio fanno parte anche la continuità operativa e il disaster recovery.

Quando scegliere un modello IaaS

In sintesi IaaS si caratterizza come il modello di cloud computing più flessibile, assicurando una facilità di contare su disponibilità di infrastrutture di storage, rete, server. Permette ai clienti di mantenere il controllo completo della propria infrastruttura e le risorse possono essere implementate in base alle necessità. Detto questo, è possibile comprendere come il modello IaaS sia ottimale per svariate categorie di aziende, in particolare per: startup e Pmi, spesso alle prese con possibilità contenute di spesa; aziende che crescono troppo velocemente per definire le proprie esigenze in modo definitivo; aziende che vogliono applicare un modello pay-by-use per non sprecare budget per le risorse che non utilizzano.

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