Il NIST Cybersecurity Framework si pone come un baluardo nella lotta contro le vulnerabilità cibernetiche, fornendo linee guida consolidate e pratiche per una gestione efficace del rischio.


Il NIST Cybersecurity Framework è un insieme di standard, linee guida e migliori pratiche per aiutare le organizzazioni a gestire e mitigare il rischio cibernetico. Originariamente sviluppato dall’Istituto Nazionale degli Standard e della Tecnologia (NIST) degli Stati Uniti, il framework è pensato per essere flessibile e personalizzabile a seconda delle esigenze specifiche di ogni entità.

La versione 2.0 rappresenta un’evoluzione significativa del framework, introducendo miglioramenti basati sui feedback della comunità e sull’evoluzione del panorama delle minacce cibernetiche. Questa nuova versione si impegna a fornire un approccio più intuitivo e adattabile per affrontare i rischi cibernetici in continuo mutamento.

Cos’è il NIST Cybersecurity Framework?

Il NIST Cybersecurity Framework, noto anche come Framework per il miglioramento della sicurezza cibernetica delle infrastrutture critiche, è una guida volontaria, basata su standard, linee guida e pratiche già esistenti, per le organizzazioni che desiderano gestire e mitigare il rischio cibernetico in un contesto economico e di business. È stato sviluppato attraverso la collaborazione tra il settore privato e il governo degli Stati Uniti, sotto l’egida dell’Istituto Nazionale degli Standard e della Tecnologia (NIST), con l’obiettivo di fornire un linguaggio comune e una metodologia comprensibile per la gestione del rischio cibernetico.

Il framework è strutturato per essere accessibile a una vasta gamma di utenti, dalle piccole imprese fino alle grandi multinazionali e agli enti governativi, ed è particolarmente utile per quelle organizzazioni che operano in settori considerati infrastrutture critiche, come energia, trasporti, salute e servizi finanziari.

Il NIST Cybersecurity Framework si compone di tre parti principali:

1. Il Core: Il Core è un insieme di attività di sicurezza cibernetica e risultati desiderabili organizzati in cinque funzioni principali che costituiscono il ciclo di vita della gestione del rischio cibernetico: Identificare, Proteggere, Rilevare, Rispondere e Recuperare. Queste funzioni offrono un alto livello di visione generale delle pratiche di gestione del rischio cibernetico, permettendo un’approccio flessibile e personalizzabile.

2. I Profili: I Profili sono personalizzazioni del Framework Core che aiutano l’organizzazione a stabilire i requisiti di sicurezza cibernetica in funzione degli obiettivi aziendali, delle risorse disponibili e della tolleranza al rischio. I profili possono aiutare a identificare le opportunità di miglioramento della sicurezza cibernetica in un processo di allineamento tra le pratiche correnti e le pratiche desiderate.

3. Le Linee Guida di Implementazione: Queste aiutano a priorizzare le azioni di un’organizzazione attraverso livelli che guidano l’organizzazione verso un processo di gestione del rischio cibernetico da uno stato di riparazione reattiva ad uno più proattivo e guidato dal rischio. I livelli, che vanno da “Parziale” a “Adattativo”, aiutano le organizzazioni a progredire verso una gestione del rischio cibernetico più sofisticata e a misurare i propri progressi nel tempo.

Il Framework è progettato per essere compatibile con gli standard esistenti e le pratiche di gestione del rischio. Non sostituisce i programmi di sicurezza cibernetica esistenti, ma può fornire una struttura per esaminare e rafforzare l’approccio corrente. Offre anche la flessibilità per essere utilizzato in combinazione con diversi set di standard settoriali, come ISO/IEC 27001/27002, COBIT, CIS Controls e altri.

L’obiettivo del NIST Cybersecurity Framework non è solo di fornire una metodologia per migliorare la sicurezza cibernetica, ma anche di promuovere la consapevolezza e la comprensione delle pratiche di sicurezza cibernetica, facilitando la comunicazione tra le parti interne e esterne all’organizzazione, inclusi gli stakeholder e i fornitori.

Il NIST rilascia la versione 2.0 del Landmark Cybersecurity Framework

La versione 2.0 del NIST Cybersecurity Framework rappresenta un aggiornamento significativo rispetto alla sua iterazione precedente. Questo aggiornamento si è reso necessario per tenere il passo con il rapido sviluppo e la crescente sofisticazione delle minacce informatiche, così come per rispondere alle esigenze di un ambiente digitale in evoluzione e alle richieste degli stakeholder che utilizzano il framework dal suo rilascio nel 2014.

Uno dei punti di forza della versione 2.0 è la sua enfasi sull’adattabilità. Il NIST ha riconosciuto che un approccio statico alla sicurezza non è sufficiente di fronte a minacce che evolvono costantemente. Di conseguenza, il framework aggiornato è stato progettato per essere flessibile e per consentire agli utenti di adattarsi rapidamente a nuove informazioni sulla sicurezza, alle tendenze delle minacce e ai cambiamenti nel panorama tecnologico.

In aggiunta, la versione 2.0 pone un maggiore accento sull’integrazione della sicurezza cibernetica nelle pratiche di gestione del rischio aziendale e sulla sua importanza strategica per gli obiettivi e le missioni organizzative. Si sottolinea la necessità di un linguaggio comune e di una comprensione condivisa delle priorità di sicurezza tra IT, sicurezza, operazioni e leadership aziendale.

L’aggiornamento introduce anche nuovi concetti e linee guida per migliorare l’identificazione delle risorse critiche, la classificazione dei dati e la protezione della privacy. Questo rafforza il legame tra la sicurezza cibernetica e la privacy, riconoscendo che la protezione dei dati personali è un aspetto fondamentale della sicurezza informatica moderna.

Un altro aspetto importante della versione 2.0 è il rafforzamento della componente di resilienza. Il framework promuove un approccio olistico alla resilienza cibernetica, che non si limita a prevenire gli attacchi, ma include anche la capacità di resistere, rispondere e recuperare rapidamente da incidenti che possono verificarsi.

La versione 2.0 del framework NIST Cybersecurity pone anche un’enfasi rinnovata sulla misurazione e la valutazione delle prestazioni di sicurezza. Questo aiuta le organizzazioni a capire l’efficacia delle loro misure di sicurezza e a giustificare gli investimenti in sicurezza cibernetica attraverso metriche concrete e basate sui dati.

In sintesi, la versione 2.0 del NIST Cybersecurity Framework è una risposta diretta alle mutevoli esigenze del panorama della sicurezza cibernetica, offrendo un modello che non solo risponde alle minacce attuali ma è anche capace di adattarsi alle future evoluzioni nel campo. Con questo aggiornamento, il NIST continua a stabilire lo standard per le migliori pratiche di sicurezza cibernetica, fornendo un riferimento fondamentale per le organizzazioni in tutto il mondo.

Le attività principali del Framework NIST

Il Framework NIST è strutturato intorno a cinque funzioni principali che formano il pilastro della gestione della sicurezza informatica. Queste funzioni – Identificare, Proteggere, Rilevare, Rispondere e Recuperare – forniscono un approccio olistico alla comprensione e alla gestione del rischio cibernetico. Ognuna di queste funzioni è essenziale per creare un sistema di sicurezza informatica resiliente.

NIST Cybersecurity Framework - le 5 fasi-funzioni

Identificare (Identify)

La funzione ‘Identificare’ pone le basi per un’efficace gestione della sicurezza cibernetica, permettendo alle organizzazioni di sviluppare una comprensione dell’ambiente aziendale, delle risorse che devono essere protette e dei rischi cibernetici a cui sono esposte. Questo include:

  • Asset Management: Catalogare le risorse informatiche e i dati, comprendendo le priorità e l’importanza degli asset per la missione aziendale.
  • Business Environment: Comprendere il contesto aziendale, la strategia e i requisiti, incluso il ruolo dell’organizzazione nell’ecosistema della supply chain.
  • Governance: Definire e gestire le politiche e i processi di sicurezza cibernetica che governano l’organizzazione.
  • Risk Assessment: Identificare e analizzare i rischi per le operazioni organizzative, gli asset e gli individui.
  • Risk Management Strategy: Creare e implementare una strategia di gestione del rischio che tenga conto della tolleranza al rischio e dei processi decisionali.

Proteggere (Protect)

‘Proteggere’ è focalizzata sull’implementazione delle misure di sicurezza necessarie per garantire la continuità delle operazioni aziendali e ridurre l’impatto delle potenziali minacce cibernetiche:

  • Access Control: Implementare misure per limitare l’accesso fisico e logico alle informazioni e ai sistemi.
  • Awareness and Training: Educare e formare il personale per aumentarne la consapevolezza sulle minacce cibernetiche e le pratiche di sicurezza.
  • Data Security: Proteggere i dati per garantirne l’integrità, la riservatezza e la disponibilità.
  • Information Protection Processes and Procedures: Mantenere e proteggere le misure di sicurezza attraverso politiche e tecnologie.
  • Maintenance: Mantenere e riparare i sistemi di sicurezza per garantire la loro disponibilità e integrità.
  • Protective Technology: Utilizzare tecnologie e architetture di sicurezza per supportare la resilienza organizzativa.

Rilevare (Detect)

La funzione ‘Rilevare’ si concentra sulla capacità di identificare rapidamente eventi di sicurezza cibernetica:

  • Anomalies and Events: Rilevare attività anomale e potenziali minacce in tempo reale.
  • Security Continuous Monitoring: Monitorare in modo continuativo la sicurezza delle reti e delle informazioni.
  • Detection Processes: Stabilire e migliorare i processi per la rilevazione di minacce e vulnerabilità.

Rispondere (Respond)

‘Rispondere’ si occupa delle azioni da intraprendere una volta che un incidente di sicurezza è stato rilevato:

  • Response Planning: Avere un piano di risposta agli incidenti in atto e esercitarsi su di esso.
  • Communications: Gestire la comunicazione interna ed esterna durante e dopo un incidente di sicurezza.
  • Analysis: Analizzare l’incidente per comprendere l’impatto e le strategie di contenimento.
  • Mitigation: Attuare azioni per contenere l’impatto e prevenire la diffusione di un incidente.
  • Improvements: Identificare le lezioni apprese e le opportunità di rafforzare le strategie di risposta.

Recuperare (Recover)

Infine, ‘Recuperare’ si rivolge alle attività post-incidente per ripristinare i servizi e le operazioni al loro stato normale:

  • Recovery Planning: Sviluppare e implementare piani di recupero per ripristinare i sistemi e i servizi.
  • Improvements: Integrare le lezioni apprese dagli incidenti nei piani di recupero e resilienza.
  • Communications: Coordinare la comunicazione con le parti interessate interne ed esterne durante il processo di recupero.

Ogni funzione del Framework NIST è supportata da categorie e sottocategorie che forniscono linee guida più specifiche per le azioni da intraprendere. Insieme, queste funzioni aiutano a creare un ambiente di sicurezza cibernetica integrato e completo, che non solo protegge le risorse critiche, ma si adatta e migliora continuamente in risposta alle nuove minacce e ai cambiamenti tecnologici.

I livelli di implementazione del NIST Framework

I livelli di implementazione del NIST Cybersecurity Framework, noti anche come “Tiers”, descrivono il grado di sofisticazione e rigore delle pratiche di gestione della sicurezza cibernetica di un’organizzazione. Essi non sono gradini da scalare, ma piuttosto un modo per le organizzazioni di contestualizzare e pianificare le proprie azioni e politiche di sicurezza cibernetica in base alle proprie esigenze, obiettivi e risorse. I livelli aiutano le organizzazioni a capire come il loro approccio alla gestione del rischio si relaziona alle loro pratiche di sicurezza e all’ambiente operativo più ampio. Ci sono quattro livelli definiti nel Framework:

Livello 1: Parziale (Tier 1)

Questo livello è caratterizzato da un approccio alla gestione della sicurezza cibernetica che può essere considerato come reattivo. Le organizzazioni che operano a questo livello di solito non hanno processi formalizzati di gestione del rischio e tendono a gestire la sicurezza cibernetica su base ad hoc o caso per caso. Alcune pratiche possono essere in atto, ma non sono organizzate in un programma complessivo di sicurezza. La comunicazione tra il personale operativo e la dirigenza può essere limitata, e la consapevolezza del rischio cibernetico a livello organizzativo è spesso incostante.

Livello 2: Informato (Tier 2)

Le organizzazioni a questo livello hanno iniziato a formalizzare le loro pratiche di gestione del rischio, ma non possono ancora avere un programma di sicurezza cibernetica completamente rischioso. Tuttavia, sono consapevoli dell’importanza di essere aderenti a un framework di sicurezza cibernetica e hanno stabilito politiche di sicurezza. I processi di gestione del rischio sono approvati dalla dirigenza, ma l’implementazione può essere irregolare. La comunicazione tra il personale tecnico e la dirigenza avviene, ma non sempre in modo sistematico.

Livello 3: Ripetibile (Tier 3)

A questo livello, un’organizzazione ha processi di sicurezza cibernetica formalizzati e ben gestiti. Le pratiche di sicurezza sono comprese e accettate in tutta l’organizzazione, e la dirigenza è attivamente coinvolta nella gestione del rischio cibernetico. Le politiche e le pratiche sono regolarmente riviste e aggiornate in base all’evoluzione del panorama delle minacce e alle modifiche alle esigenze aziendali. La comunicazione tra il personale operativo e la dirigenza è coerente e si basa su metriche e report regolari.

Livello 4: Adattativo (Tier 4)

Le organizzazioni che operano a questo livello di implementazione sono all’avanguardia nella gestione del rischio cibernetico. Non solo hanno processi di sicurezza cibernetica ben definiti e integrati nelle loro operazioni quotidiane, ma questi processi sono anche agili e in grado di adattarsi rapidamente ai nuovi rischi man mano che emergono. La sicurezza cibernetica è parte integrante della cultura organizzativa e della strategia aziendale. C’è una comprensione che la gestione del rischio cibernetico è un processo continuo, e l’organizzazione si impegna costantemente in attività di miglioramento e innovazione per anticipare e contrastare le minacce cibernetiche. Il feedback e le informazioni raccolte attraverso il monitoraggio continuo vengono utilizzati per informare e guidare le decisioni di sicurezza.

In ogni livello, è fondamentale che l’organizzazione consideri il proprio contesto specifico, comprese le esigenze del settore, la dimensione dell’organizzazione, la natura dei dati gestiti e i rischi specifici che affronta. Il Framework NIST fornisce un modello per comprendere dove un’organizzazione si trova in termini di maturità della sicurezza cibernetica e indica come può evolvere verso pratiche di sicurezza più mature e integrate.

Per passare da un livello all’altro, le organizzazioni devono valutare la propria attuale postura di sicurezza cibernetica, identificare le lacune e pianificare iniziative che allineino le loro pratiche di sicurezza con i risultati desiderati del Framework. Questo processo di valutazione e miglioramento è ciclico e richiede un impegno continuo per mantenere l’allineamento con le migliori pratiche e per rispondere all’evolversi del paesaggio delle minacce e della tecnologia.

L’implementazione dei livelli del NIST Cybersecurity Framework è un viaggio organizzativo che porta a una maggiore resilienza cibernetica. Attraverso questo viaggio, le organizzazioni sono in grado di mitigare il rischio cibernetico in modo più efficace e sostenere la fiducia dei loro clienti e partner commerciali nella loro capacità di proteggere le informazioni critiche e le infrastrutture.

Le nuove linee guida del NIST

Con l’introduzione della versione 2.0 del NIST Cybersecurity Framework, sono state rilasciate nuove linee guida che riflettono la crescente complessità del panorama della sicurezza cibernetica e la necessità di una gestione del rischio più integrata e adattiva. Queste linee guida sono state sviluppate con l’intento di fornire alle organizzazioni strumenti aggiornati per affrontare le sfide attuali e future, sottolineando l’importanza di un approccio alla sicurezza che sia dinamico e in continua evoluzione.

Priorità basate sul rischio

Una delle principali enfasi delle nuove linee guida è la gestione basata sul rischio. Il NIST incoraggia le organizzazioni a identificare, valutare e prioritizzare i rischi in modo sistematico, garantendo che le risorse siano allocate efficacemente per affrontare le minacce più gravi e probabili. Questo processo richiede una comprensione chiara degli asset critici, del contesto operativo dell’organizzazione e del panorama delle minacce.

Collaborazione Inter-organizzativa

Le nuove linee guida riconoscono anche l’importanza della collaborazione inter-organizzativa nella gestione della sicurezza cibernetica. Le organizzazioni sono invitate a condividere informazioni sulle minacce e le migliori pratiche con altre entità, come parte di una comunità più ampia impegnata nella sicurezza cibernetica. Questo può aiutare non solo a prevenire incidenti, ma anche a rispondere più efficacemente quando si verificano.

Integrazione nel contesto aziendale

Un altro punto focale è l’integrazione del framework nel contesto aziendale. Le nuove linee guida sottolineano che la sicurezza cibernetica non deve essere vista come un’entità separata, ma deve essere integrata in tutti gli aspetti delle operazioni aziendali. Questo include l’allineamento delle pratiche di sicurezza con gli obiettivi aziendali e la cultura organizzativa, garantendo che la sicurezza cibernetica sia un elemento centrale della strategia aziendale.

Adattabilità e agilità

Le linee guida enfatizzano l’adattabilità e l’agilità come tratti essenziali delle pratiche di sicurezza moderne. Gli approcci alla sicurezza cibernetica devono essere flessibili per adattarsi alle nuove minacce emergenti e ai cambiamenti tecnologici. Le organizzazioni dovrebbero essere in grado di modificare rapidamente e in modo efficiente le loro strategie di sicurezza in risposta a questi cambiamenti.

Miglioramento continuo

Infine, il NIST promuove un ciclo di miglioramento continuo, dove le organizzazioni apprendono dagli incidenti e dalle quasi mancate e utilizzano queste informazioni per rafforzare continuamente le loro difese cibernetiche. Ciò include l’analisi regolare e la revisione delle pratiche di sicurezza, l’aggiornamento delle politiche e la formazione del personale in base alle ultime informazioni e tendenze del settore.

Le nuove linee guida del NIST Cybersecurity Framework 2.0 rappresentano un impegno verso l’evoluzione e il rafforzamento della sicurezza cibernetica nazionale e globale. Esse forniscono un modello per le organizzazioni di tutte le dimensioni per sviluppare, implementare e migliorare le loro pratiche di sicurezza cibernetica in un mondo in cui le minacce digitali sono in costante evoluzione.