Dai dati alla saggezza, il processo di apprendimento data driven trova una chiave di lettura nella piramide DIKW, che ha un legame forte con l’Information Technology


La piramide DIKW, o piramide della conoscenza, ha a che fare col concetto sempre più diffuso di data driven. Oggi si parla spesso di aziende (ma anche società) “guidate dai dati”, mettendo così in luce il valore notevole dei dati per arrivare a creare consapevolezza per poi prendere decisioni. È un processo che parte dai dati grezzi e che arriva alla saggezza. Questo processo è ben rappresentato dalla piramide “Data, Information, Knowledge, and Wisdom”, un modello gerarchico che mostra i vari modi per estrarre intuizioni e valore.

La piramide della conoscenza, data-driven, ha una stretta relazione al mondo IT. Vediamo quale.

Cos’è la piramide della conoscenza DIKW

Piramide DIKW

La gerarchia o piramide DIKW è un modello o un costrutto ampiamente utilizzato nell’ambito di scienza dell’informazione e knowledge management. Rappresenta le relazioni tra dati, informazioni, conoscenza e saggezza. Ogni blocco è un passo verso un livello superiore: prima i dati, poi le informazioni, quindi la conoscenza e infine la saggezza. Ogni passo risponde a domande diverse sui dati iniziali e aggiunge valore ad essi.

Nella gerarchia DIKW, ogni livello rappresenta un passaggio con elementi che aggiungono valore al livello precedente. Data, Information, Knowledge, and Wisdom è un modello circolare per comprendere il libero flusso di dati all’interno di un’organizzazione, che lo rende utile nella gestione di progetti data-driven.

L’idea che i dati veicolino l’informazione, che guida alla conoscenza, che a sua volta porta alla saggezza è stata specificata per la prima volta nel 1989 in modo dettagliato da Russell Ackoff. Il professore e pioniere nel campo della ricerca operativa e autore del libro From data to wisdom, arrivò a teorizzare la piramide, definendo DIKW dal punto di vista dell’elaborazione delle informazioni, in cui i dati, costituiti da simboli, vengono impiegati per produrre informazioni, debitamente analizzate per ricavare conoscenza e aumentare la comprensione.

I dati grezzi nella piramide DIKW

“I dati sono grezzi. Esistono semplicemente e non hanno alcun significato al di là della loro esistenza (in sé e per sé). Possono esistere in qualsiasi forma, utilizzabili o meno. Non hanno un significato in sé. Nel linguaggio informatico, un foglio di calcolo inizia generalmente con dei dati”. Così Ackoff descrive i dati, alla base della piramide. Nel mondo IT, i dati sono la sequenza raccolta di segni, simboli e fatti che hanno un significato all’interno di uno specifico sistema rappresentativo o organizzativo.

I dati sono ciò da cui tutto parte, sono innegabili e privi di contesto. Non hanno molto senso da soli. Devono essere fissati su un supporto che ne permetta l’invio, la gestione e l’elaborazione da parte di un sistema IT. L’informazione è il risultato del data processing in modo da renderli significativi per l’utente; il processo dà significato ai dati grezzi.

Business intelligence per trasformare i dati in informazioni

Secondo la definizione della Gerarchia DIKW, i dati comprendono misurazioni, log, tracciamenti, registrazioni, ecc. Dato che vengono raccolti in massa, il loro contenuto comprende sia elementi utili che inutili.

Il passaggio dai dati all’informazione è la prima delle tre fasi importanti per giungere alla saggezza. Durante questa fase, i dati grezzi provenienti da varie fonti vengono mescolati ed elaborati utilizzando modelli statistici e algoritmi computazionali per ricavare informazioni utili o analitiche, che rappresentano la conoscenza esplicita appena scoperta grazie all’applicazione della tecnologia. Sebbene questa fase includa importanti attività umane come la pianificazione iniziale del progetto, la comprensione delle esigenze aziendali e la convalida della qualità dei dati, è prevalentemente orientata alla tecnologia e comporta l’impiego di Machine Learning.

Qui entra in gioco la business Intelligence, che utilizza i dati grezzi archiviati in diversi data warehouse, data lake e altre piattaforme di archiviazione e li trasforma in risorse informative e di conoscenza utilizzabili. Tali elementi includono dashboard, fogli di calcolo, report e molti altri.

E se, come scrive sempre Ackoff, l’informazione è un dato a cui è stato fornito un significato attraverso una connessione relazionale, la business intelligence fornisce lo strumento ideale per trasformare i dati grezzi in informazioni significative attraverso le quali prendere decisioni informate.

Dalle informazioni alla conoscenza…

L’informazione è il risultato dell’elaborazione dei dati per renderli significativi per l’utente. Il processo dà significato ai dati grezzi. La conoscenza è il livello più alto di comprensione che riguarda la raccolta di informazioni su un argomento specifico.

Accrescere la conoscenza significa acquisire informazioni che possono arricchire il livello di informazione di cui si dispone su un argomento. Il processo di acquisizione della conoscenza è incrementale. Si passa dalla raccolta di dati, alla composizione di informazioni e alla creazione di conoscenza, fino a quando il livello di conoscenza non è soddisfatto.

Durante la fase che porta dalle informazioni alla conoscenza, le analisi risultanti vengono consumate e ulteriormente elaborate da menti umane che interpretano le analisi utilizzando l’esperienza individuale, l’intuizione e il corpus di conoscenze esistenti.

… e dalla conoscenza alla saggezza con la piramide DIKW

C’è poi un’ultima fase: quella che porta dalla conoscenza alla saggezza. In essa vengono coinvolti i decisori e gli stakeholder e la nuova conoscenza tacita creata nella fase precedente viene valutata rispetto ai valori organizzativi e alle strategie aziendali. L’applicazione della conoscenza porta a decisioni informate e a un piano di azioni volte a migliorare la situazione e a risolvere i problemi. Le decisioni e le azioni che ne derivano possono essere considerate come conoscenza esplicita derivante dalla saggezza collettiva di esperti, decisori, parti interessate e chiunque altro sia coinvolto. In questa fase, che è prevalentemente orientata all’organizzazione, i valori organizzativi e le strategie aziendali sono le considerazioni principali.

La saggezza è ciò a cui il soggetto giunge dopo aver lavorato a lungo con le informazioni e aver ricevuto una quantità sufficiente di conoscenze. Anche in questo senso si può leggere una relazione al mondo IT e all’intelligenza artificiale che – come viene definita dalla Commissione Europea – si riferisce a sistemi che mostrano un comportamento intelligente analizzando l’ambiente circostante e intraprendendo azioni – con un certo grado di autonomia – per raggiungere obiettivi specifici. Lo fa grazie anche attraverso le informazioni provenienti da dati.

Piramide DIKW - Knowledge Management Model
Piramide DIKW – Knowledge Management Model

La saggezza offre la capacità di prevedere gli scenari di alcuni eventi, sulla base dell’esperienza passata.

Nella piramide DIKW, Wisdom può essere anche considerato il processo decisionale che si utilizza quando si sceglie tra giusto e sbagliato, buono e cattivo, o quando si scelgono i miglioramenti.

Vi sono diverse concezioni di saggezza, secondo diversi esperti di knowledge management. Alcuni, come Joseph Valachic e Len Jessup, la saggezza è la conoscenza accumulata che permette di capire come applicare i concetti di un dominio a nuove situazioni o problemi. Altri, come Elias M. Awad e Hassan Ghaziri, la saggezza è il livello più alto di astrazione, con una visione lungimirante e la capacità di vedere oltre l’orizzonte. Secondo Ashok Jashapara, è la capacità di agire in modo critico o pratico in qualsiasi situazione. Si basa sul giudizio etico legato al sistema di credenze di un individuo.