La Business Intelligence è un processo tecnologico che mette insieme analisi dei dati, strumenti, infrastrutture e best practice in grado di aiutarla a prendere le giuste decisioni a partire dai dati.
Per la precisione, combina business analytics, data mining, visualizzazione dei dati, strumenti e infrastrutture per i dati.
Per questo risulta evidente l’importanza di una piattaforma dedicata. Come la definisce Gartner, si tratta di una moderna piattaforma analitica e di BI che supporta lo sviluppo di contenuti analitici abilitati dall’IT. È definita da un’architettura autonoma che permette agli utenti non tecnici di eseguire autonomamente flussi di lavoro analitici a tutto campo, dall’accesso ai dati alla preparazione all’analisi interattiva e la condivisione collaborativa degli approfondimenti.
Per tutti questi presupposti sta crescendo l’interesse verso BI platform e analytics. Il valore di mercato ha il potenziale per crescere di 21,72 miliardi di dollari durante il 2021-2025, stima Technavio, con un CAGR del 13,16%.
Perché le aziende hanno bisogno di piattaforme per la BI
La Business Intelligence può aiutare le aziende a prendere decisioni migliori mostrando i dati presenti e storici nel loro contesto aziendale. Gli analisti possono sfruttare la BI per fornire performance e benchmark dei concorrenti per far funzionare l’organizzazione in modo più fluido ed efficiente. Gli analisti possono anche individuare più facilmente le tendenze del mercato per aumentare le vendite o le entrate. Usati in modo efficace, i dati giusti possono aiutare con qualsiasi cosa, dalla conformità agli sforzi di assunzione.
Da qui la necessità di una piattaforma di BI che fornisce elaborazioni analitiche, fornisce informazioni sotto forma di rapporti e dashboard e aiuta le aziende a rimanere competitive sul mercato, fornendo dati perspicaci e decisionali che portano valore all’organizzazione. La Business Intelligence platform viene utilizzata per l’analisi dei dati, la loro gestione e la visualizzazione. La soluzione offre una serie di vantaggi, tra cui un reporting ottimale e senza errori, intuizioni di business cruciali, analisi competitive, dati qualitativi, migliora la soddisfazione del cliente, aumenta l’efficienza operativa, promuove il processo decisionale basato sui dati, aumenta le entrate e aumenta la redditività.
Rimane la domanda: come sceglierla? Innanzitutto occorre considerare che la piattaforma di BI dovrebbe adattarsi alla tecnologia attuale e all’innovazione dei suoi utenti. Si dovrebbe sceglierne una in grado di scalare facilmente con la crescita della azienda. È bene sceglierne una innovativa che stia al passo con le esigenze peculiari dell’azienda.
La soluzione giusta per ogni organizzazione deve essere flessibile, facile da usare e dovrebbe aiutare a raggiungere gli obiettivi specifici.
Come fare per destreggiarsi sul mercato e le soluzioni presenti? Chiedere a un consulente IT di fiducia è una buona idea. Ma può essere consigliabile affidarsi all’esperienza dei colleghi. La loro passione ed entusiasmo sono un’indicazione lusinghiera del successo che hanno avuto con il prodotto.
Le caratteristiche che un software di Business Intelligence dovrebbe avere
Le piattaforme di BI permettono alle persone di importare, selezionare e analizzare i dati da database, e-mail, video, risposte ai sondaggi e altro ancora. Queste analisi dei dati forniscono una Business Intelligence mobile, desktop e in tempo reale in modo che i decisori possano agire sulle intuizioni per migliorare la loro organizzazione. Le BI platform permettono agli utenti di personalizzare le dashboard, creare visualizzazioni di dati sorprendenti, costruire scorecard e confrontarle con i KPI.
Esse sono più che pacchetti software di analisi del business. Supportano la strategia di BI della vostra organizzazione rendendo più facile l’accesso e l’analisi dei vostri dati. Le semplici piattaforme di analisi importano, puliscono, analizzano e prevedono i dati, ma gli strumenti di BI sono più robuste e dinamiche e possono adattarsi alla crescita della vostra strategia di BI.
Pur caratterizzandosi opportunamente, tali soluzioni hanno tratti comuni. Innanzitutto possono visualizzare i cambiamenti di fornitura nel tempo, possono pevedere le vendite e i profitti. Sono in grado di analizzare i risultati delle campagne di marketing, automatizzare il reporting e la distribuzione dei report alle parti interessate.
Inoltre sono in grado di visualizzare le vendite e l’inventario con funzionalità quasi in tempo reale, oltre che integrare con uno strumento di terze parti basate su cloud come Microsoft Azure oppure Amazon Web Services (AWS). Infine possono incorporare dashboard in soluzioni personalizzate per uso interno o esterno.
Tra le caratteristiche comuni delle piattaforme di BI ci sono anche:
- cruscotti personalizzabili;
- visualizzazioni di dati;
- pianificazione dei report, con specifiche di sicurezza;
- gestione e supervisione della qualità dei dati per i dipartimenti IT;
- strumenti di Natural Language Processing, per scoprire nuove intuizioni da dati come video o piattaforme di social media.
Inoltre possono contare su una capacità di data mining più veloce oltre che un monitoraggio delle prestazioni rispetto ai KPI
Si dovrebbe scegliere una soluzione che offra funzionalità self-service, in modo che tutti possano accedere ai dati, creare le proprie analisi e aiutare l’organizzazione a costruire una cultura dell’analisi.
Nei criteri di scelta sarebbe bene considerare una piattaforma di visual analytics intuitiva, che permetta di esplorare visivamente i dati, offrendo approfondimenti visivi e la possibilità di condividere i risultati permettendo di contare su visualizzazioni, dalla stessa interfaccia intuitiva e senza la necessità di passare da un prodotto all’altro per diversi tipi di analisi.
I migliori software per la BI
Per destreggiarsi nella scelta delle migliori soluzioni è possibile contare anche su uno strumento quale le analisi di Gartner. Ogni anno pubblica un report intitolato Magic Quadrant riguardante le piattaforme di analisi e di Business Intelligence. L’edizione 2021 ha messo in luce come il mercato sia caratterizzato da funzionalità facili da usare che supportano un flusso di lavoro analitico completo – dalla preparazione dei dati all’esplorazione visiva e alla generazione di insight – con un’enfasi sull’uso self-service e sull’assistenza aumentata all’utente. La gamma di fornitori di soluzioni in questo spazio è ampia, con startup sostenute da venture capital fino alle grandi aziende tecnologiche.
Nel Magic Quadrant 2021, Gartner valuta i punti di forza e di debolezza di 20 fornitori che considera più significativi sul mercato, e fornisce ai lettori un grafico (il quadrante magico, appunto) che traccia i fornitori in base alla loro capacità di esecuzione e completezza di visione.
Da quanto si nota, Microsoft è il leader assoluto, ma non è certo una novità. Infatti, da 14 anni consecutivi, Gartner ha riconosciuto Microsoft come Magic Quadrant Leader nelle piattaforme di analytics e Business Intelligence.
I punti di forza di Microsoft Power BI si devono certamente alla sua grande diffusione, dovuta sia a un prezzo interessante (10 dollari al mese per utente), sia al fatto che è incluso in Office 365 E5.
Il fattore vincente di Power BI è il costo: su base annua è mediamente inferiore dell’80% alle altre soluzioni di Business Intelligence e analytics via cloud. Il secondo è la facilità d’uso. Conta su funzionalità di prodotto, grazie proprio, tra l’altro, all’introduzione di tecnologie di augmented analytics, ML automatizzato. Inoltre conta su una completezza della vision, in quanto Microsoft sta continuando a investire in nuove funzioni.
Vi è poi la notevole visione e capacità d’esecuzione dello sviluppo, con frequenti nuovi rilasci e funzioni d’avanguardia. Il servizio cloud Power BI è estremamente ricco nelle sue capacità, tra cui un set accresciuto di analitiche aumentate e capacità di ML automatizzate.
Nel quadrante magico è presente nelle posizioni di vertice anche Tableau il cui punto di forza incontrastato è la possibilità di visualizzare, esplorare e analizzare i dati in modo interattivo e intuitivo. Inoltre, nell’ultima release delle soluzioni di Business Intelligence e Analytics, i processi d’analisi sono accelerati automatizzando compiti di routine e semplificando la scrittura delle formule.
Anche Qlik è collocato quale terzo leader di strumenti dedicati. Dalla sua parte conta su una forte vision di prodotto in termini di tecniche di augmentation ML e AI driven e nonostante abbia minore slancio di mercato rispetto agli altri due leader.
Quali punti forti può contare su una elevata flessibilità di implementazione che è, infatti, possibile on premise, con i principali cloud provider, in ambienti ibridi, multicloud eccetera.
Google, che ha acquisito Looker, si sta concentrando nell’integrare il vecchio prodotto nel sempre più ampio ecosistema di Google. Già adesso Looker offre un interessante architettura in-database ed un modello dati centralizzato. Ciò significa che non è richiesto uno storage in-memory: è LookML che si occupa, in autonomia, di applicare le regole di business direttamente alla base dati sottostante. Nonostante questo ed altri pregi, Looker attualmente soffre una scarsità di feature e la complessità del prodotto stesso, che necessita di sviluppatori e tecnici esperti.
Nel Magic Quadrant di Gartner c’è l’entrata in scena di un nuovo competitor: si tratta di Amazon Web Services, che riesce a piazzare il suo prodotto Amazon QuickSight nel settore dei Niche players. Il servizio è su cloud – assieme a tutti gli altri servizi offerti dalla compagnia – e permette l’esecuzione di analisi ad-hoc e la pubblicazione di dashboard interattive, connettendosi a sorgenti sia on-premises, sia su cloud, di vario tipo: database, data warehouse, stream di dati in real-time, e altre opzioni serverless.
La soluzione di Amazon risulta quindi appetibile visto anche il suo prezzo abbordabile, ma al momento è limitato esclusivamente ai soli utenti con AWS installato.