Archiviare i dati in maniera ottimale e sicura richiede soluzioni in grado di supportare le aziende. Storage Area Network risponde bene a questa esigenza ed è per questo che l’interesse del mercato cresce sempre più.


Storage Area Network (SAN) è una rete ad alta velocità di trasmissione che interconnette e fornisce una più ampia capacità di storage a tutti i dispositivi collegati (computer, server ecc.).

Oltre a migliorare la disponibilità di archiviazione dati, una SAN permette di attuare strategie di disaster recovery e garantire la business continuity di ogni azienda o ente che la adotta.

La necessità di aumentare la capacità di archiviazione dati e di una loro migliore gestione e protezione è alla base del crescente interesse verso le SAN e del conseguente incremento della domanda di mercato: secondo Future Market Insights esso passerà da un valore poco inferiore a 20 miliardi di dollari nel 2021 a quasi 27 miliardi di dollari entro il 2029.

Cos’è una rete SAN (Storage Area Network)

Il termine Storage Area Network definisce un’architettura che utilizza e interconnette dispositivi di storage per fornire archiviazione di rete supplementare alle applicazioni collegate a livello aziendale. Originatesi negli ambienti di elaborazione mainframe, le SAN permettono di interconnettere tecnologie di storage differenti: dispositivi archiviazione su dischi magnetici e ottici; soluzioni RAID come il mirroring dei dischi (tecnica utilizzata per proteggere un sistema informatico dalla perdita di dati) e lo striping dei dischi (processo di suddivisione di un insieme di dati in blocchi e di distribuzione dei blocchi di dati su più dispositivi di memorizzazione); risorse di backup su nastro.

Le applicazioni tipiche che utilizzano una rete di questo genere sono quelle di data warehousing e di data mining aziendali, come pure i server di posta.

Le reti SAN stanno acquisendo importanza anche negli ambienti client/server distribuiti. Inoltre, sono utilizzate anche come strutture di archiviazione e di storage remoto.

I vantaggi di unoStorage Area Network

Chi ricorre alle Storage Area Network ne ricava diversi benefici. Spesso, infatti, le SAN sono impiegate per incrementare la disponibilità delle applicazioni, migliorare le prestazioni dell’applicazione, nonché aumentare l’uso e l’efficacia dello storage. Esse svolgono un ruolo importante nelle attività di Business Continuity Management (BCM) di un’organizzazione, grazie alla copertura di più siti.

Una SAN può anche perfezionare la disponibilità di storage. Poiché è essenzialmente un tessuto di rete di computer e dispositivi di storage interconnessi, un’interruzione di un percorso di rete può di solito essere superata abilitando un percorso alternativo attraverso il tessuto SAN. In questo modo, il guasto di un singolo cavo o dispositivo non rende lo storage inaccessibile ai carichi di lavoro aziendali. Ciò diviene un’ottima opportunità in caso di disaster recovery. Una SAN si basa sull’idea di un tessuto di rete che, idealmente, interconnette “tutto a tutto il resto”. Ciò significa che la comunicazione può sempre trovare un percorso differente per garantire la disponibilità di storage per il carico di lavoro.

Il fatto stesso di essere un sistema di archiviazione dati connesso a un’infrastruttura di rete permette di accedere in modo rapido e semplice a qualunque macchina connessa alla rete stessa.

Ci sono poi altri vantaggi nell’impiegare una (o più) SAN: garantisce prestazioni elevate; consente un’elevata scalabilità (si possono aggiungere nuovi host e storage in base alle necessità per costruire la Storage Area Network in base ai requisiti specifici dell’organizzazione); supporta funzioni di gestione avanzate, che contemplano la crittografia dei dati, la loro deduplicazione, la replica dello storage e le tecnologie di auto-riparazione volte a massimizzare la capacità di archiviazione, la sicurezza e la resilienza dei dati.

Come funziona una rete SAN

Le SAN forniscono risorse condivise per data storage, utilizzati per accedere all’hardware specifico tramite dispositivi esterni. Inoltre, consentono ai dispositivi di archiviazione esterni di connettersi come Direct Attached Storage (DAS) quando vi accede il sistema operativo.

Una Storage Area Network è una rete destinata a collegare i server e ad aumentarne le capacità di storage, permettendo di gestire al meglio le risorse e di garantire un’adeguata protezione a livello centrale. Tale centralizzazione può essere effettuata fisicamente, collocando i dischi in un sottosistema di storage dedicato.

Spesso e volentieri, le SAN sono utilizzate per centralizzare l’archiviazione dei dati in un’azienda, semplificando l’amministrazione e il backup dei dati.

Collegando lo storage collettivo ai server attraverso una rete separata, oltre alla LAN tradizionale, le prestazioni del traffico possono essere ottimizzate e accelerate.

Una SAN impiega anche una serie di protocolli che permettono al software di comunicare o preparare i dati per l’archiviazione. Il protocollo più comune è il Fibre Channel Protocol (FCP), utilizzato spesso nelle reti di archiviazione per fornire una trasmissione ad alta velocità e senza perdite di dati grezzi a blocchi tra dispositivi di data storage e server.

Tipi di connessione

Esistono vari tipi di connessioni SAN. Tra queste le principali sono il sopra citato Fibre Channel Protocol (FCP), protocollo di trasferimento dati ad alta velocità, il più diffuso in ambito SAN: a lui si riferisce il 70-80% del mercato totale. C’è poi Internet Small Computer System Interface (iSCSI), standard di rete per il collegamento di componenti di archiviazione dati su una rete. Comunica con componenti fisicamente separati su una rete Internet Protocol.

Fibre Channel over Ethernet (FCoE) è una tecnologia di archiviazione che consente alla comunicazione Fiber Channel di funzionare direttamente su Ethernet. FCoE combina i protocolli di archiviazione e IP su un unico cavo di trasporto e interfaccia, permettendo di trasferire il traffico fiber channel sull’infrastruttura Ethernet ad alta velocità esistente.

Tra i più recenti c’è FC-NVMe: acronimo di Non-Volatile Memory Express over FC, consente la trasmissione dei dati tramite il protocollo NVMe su una rete di archiviazione basata su Fibre Channel. I messaggi NVMe trasportati tramite Fibre Channel sono utilizzati per lo scambio di dati tra il computer host e il sistema di archiviazione. NVMe su Fibre Channel offre tempi di accesso brevi e bassa latenza.

Alcuni esempi di applicazione di unoStorage Area Network

Ancora oggi, malgrado le aziende abbiano a disposizione più opzioni di storage, dalle piattaforme cloud ai sistemi ibridi alle infrastrutture iperconvergenti, molte continuano a rivolgersi alle SAN per supportare i carichi di lavoro aziendali proprio perché esse sono in grado di offrire prestazioni e disponibilità elevate.

Le principali applicazioni di Storage Area Network risultano essere i database, la virtualizzazione dei server, le applicazioni aziendali e le infrastrutture desktop virtuali (VDI). Per quanto riguarda i server virtuali, essi funzionano bene come applicazioni di storage area network perché queste ultime sono costruite per eliminare ogni singolo punto di vulnerabilità (SPOF), rendendole altamente resilienti e affidabili.

Per quanto riguarda le applicazioni aziendali, va detto che svariate organizzazioni si rivolgono alle SAN per supportare applicazioni critiche come ERP o CRM, contando sulle prestazioni e la disponibilità offerte dalle Storage Area Network.

Infine, nel caso delle Virtual Desktop Infrastructure, una piattaforma di questo tipo è un’ottima applicazione di storage area network perché una SAN, soprattutto se basata sulla tecnologia FC, offre elevata capacità di trasmissione e basse latenze richieste dagli ambienti di storage VDI.

SAN e NAS

Con Network Attached Storage si intende un dispositivo di archiviazione che si collega a una rete e fornisce servizi di accesso ai file ai sistemi informatici.

Sia NAS che SAN sono stati sviluppati per risolvere il problema di rendere disponibili i dati archiviati a molti utenti contemporaneamente. Entrambi forniscono uno spazio di archiviazione dedicato a un gruppo di utenti, ma sono molto diversi nella modalità di raggiungimento della missione per cui sono stati pensati.

Il NAS è un singolo dispositivo che serve i file tramite Ethernet ed è relativamente economico e facile da configurare. È spesso il passo successivo per un ufficio domestico o una piccola azienda che utilizza dischi rigidi esterni o sistemi di archiviazione collegati direttamente, particolarmente vulnerabili ai guasti delle singole unità. Tuttavia, presenta alcuni punti deboli, legati alla scala e alle prestazioni.

La SAN è una rete capace di interconnettere più dispositivi; è più costosa e complessa da configurare e gestire, ma offre diversi vantaggi che vanno opportunamente considerati in sede aziendale.

Nel considerare i due sistemi, può essere utile pensare al NAS come un’opzione più semplice in termini di configurazione, facile da amministrare e ottima per applicazioni generiche. La SAN è l’unico modo per rendere disponibile lo storage condiviso per applicazioni mission critical e a elevate prestazioni.

Tuttavia SAN e NAS non si escludono a vicenda. Anzi, si possono far coesistere nello stesso data center in cui è richiesta un’archiviazione dei dati basata sia su blocchi che su file. In alcuni casi, i sistemi di archiviazione separati possono essere sostituiti da un sistema di archiviazione unificato, oppure la Storage Area Network può essere semplificata utilizzando una SAN iSCSI.